“Tu mi hai fatto comprendere l’amore vero, fatto di follie, viaggi improvvisati, acquisti improvvisi perché “bell e buon si muore”. Io e te eravamo uguali, ci davamo agli altri senza riserve e rimanevamo male quando non ci tornava affetto”. Questo l’incipit della lettera di Carla dedicata al suo compagno Ciro,il poliziotto della questura di Napoli…
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