La vita, la scena, e l’oscurità della psiche si incontrano in “Malanatura,” un’opera teatrale scritta e diretta da Angelo Rojo Mirisciotti, che esplora le complesse dinamiche di potere, trauma, e male interiore. L’appuntamento è fissato al teatro Theatr’ On, situato in Via Luigi La Vista 14, con tre repliche: 15 e 16 novembre alle ore 20:30 e 17 novembre alle ore 19:00.
Una Sinossi Oscura e Intrigante
La trama ruota attorno a Adriano, interpretato da Salvatore Barba, un professionista impeccabile ma tormentato da lati oscuri. Con tratti bipolari e ossessioni sadiche, trascorre il suo tempo in incontri amorosi dal sapore mercenario, in cui riveste insieme il ruolo di vittima e carnefice. La pièce mette in scena il conflitto tra la sua facciata pubblica e i demoni che lo affliggono, un male viscerale che sembra avere radici nei suoi traumi giovanili. Le vittime di questa spirale oscura sono Eva (Francesca Stizzo),la concubina occasionale , e Marisa (Giovanna La Pietra), la moglie. Sullo sfondo, però, impera Giuliana, l’amore giovanile che ha condizionato irreversibilmente Adriano. Queste donne rappresentano mondi e classi sociali diverse, ma, unite dalla sofferenza, si ritrovano sulla scena, dando vita a un confronto struggente e alienante.
La storia, riordinando consequenzialmente la trama, ha inizio da un amore giovanile tormentato e doloroso del protagonista. Giuliana, infatti, faceva sì che la relazione con il dottore fosse piena di momenti di violenza e di sadismo. Questo, quasi da sedimentazione inconscia, ha provocato in Adriano un’inarrestabile voglia di reagire per tutta la vita ad un amore così violento. Aggravato anche dall’aver sognato Giuliana, con un intento catartico, il protagonista decide di recarsi da Eva, la sua concubina occasionale, chiedendole di travestirsi da ragazza liceale. Le sembianze di Eva, per ovvie ragioni, non somigliavano a quelle di un ragazzina liceale. Questo, quindi, spinge Adriano a superare ogni suo limite e ad esasperare il suo desiderio di consumare con una donna, picchiandola. Dinanzi a questi intenti, Eva cerca di reagire a questa natura violenta del protagonista. Di pronta reazione, Adriano muore per infarto, creando un duplice filone riflessivo: un uomo carnefice, anche perché preda della sua storia personale, ed una donna (Eva) vittima, che aveva avuto la forza di reagire, condannando un uomo al suo destino.
E la moglie Marisa? Accompagna prima empaticamente, poi in una mutazione simile a quella del marito, la loro storia d’amore. Prima, infatti, la donna soffriva per il sadismo del marito. Poi, recandosi da Eva e scoprendo il passato di Adriano e la sua continua riemulazione di ciò che aveva vissuto in gioventù, comincia a ricordare con gioia i momenti di un amore oggettivamente malato.
Adriano e Marisa, allora, sono il volto di una complessità relazionale e personale. Non è la buona posizione sociale, non è la designazione di classe a preservare dal raggiungimento del male. L’oscurità è una linea rimarcata ma sensuale, che può sprigionarsi nella vita di ognuno… in controcanto alla bellezza senza fine di Napoli; o alla sua natura purgatoriale.
Un Fantasma Invisibile: L’Implacabile Coscienza di Adriano
“Malanatura” porta il pubblico a confrontarsi con il concetto di male come parte intrinseca dell’essere umano. Adriano non è semplicemente un antagonista, ma una figura complessa, intrappolata in un circolo di colpa, rimorso e violenza. Il fantasma che aleggia tra i protagonisti – una lamia, una coscienza malvagia – crea un’atmosfera carica di tensione, dove la colpa diventa palpabile e coinvolgente.
Il Cast e la Regia
Il cast di “Malanatura” comprende interpreti talentuosi: oltre a Salvatore Barba nel ruolo di Adriano, Francesca Stizzo interpreta la concubina occasionale Eva, Giovanna La Pietra veste i panni di Giuliana, la figura oscura che intrappola la vita di Adriano, e Stefania Coppola è Marisa, la moglie. La regia di Angelo Rojo Mirisciotti punta a portare sul palco un’esperienza visiva e psicologica d’impatto, dove il male non è solo interpretato, ma quasi reso palpabile.
Informazioni Utili
Le rappresentazioni di “Malanatura” al Theatr’ On promettono di essere un’esperienza intensa e riflessiva, in cui il pubblico è invitato a esplorare i lati oscuri dell’animo umano. Per informazioni e biglietti, è possibile contattare i numeri 328 4448958, 338 5671252, o 351 3003555.
Non perdete l’occasione di vivere un teatro che sfida e provoca, portando alla luce le ombre nascoste della mente umana.